Le fascette o etichette dei filati, non sono solo pezzi di carta colorati con nome del produttore e colore del filato. Sono molto importanti perché contengono una serie di nozioni fondamentali riguardo al filato che volete comprare o che volete lavorare. In questo post cercherò di raccontare molte delle informazioni che si possono avere da questa semplice etichetta e spiegare perché io sia convinta che sia importante conservarle almeno fino a progetto ultimato.

Composizione

Oltre al nome e la marca del filato, una delle cose più semplici da identificare sulle fascette è la sua composizione. Il filato può essere composto da una singola fibra animale, vegetale, sintetica oppure da un blend di varie fibre.
Questo ci è utile per capire sia come il filato possa comportarsi nel nostro pattern mentre lo lavoriamo (elasticità), piuttosto che durante o dopo il lavaggio.

Con un po’ di esperienza noterete anche voi che ci sono delle caratteristiche specifiche di ogni fibra. L’alpaca per esempio dopo il lavaggio tende a diventare più pelosetta, o come mi piace dire “fiorisce”. Quindi anche se nel gomitolo la vedete rasata avrete in mente che dopo il lavaggio probabilmente sarà più morbida e pelosetta.
Le fibre vegetali (cotone, lino, soja) o fibre contenenti alte percentuali di queste fibre avranno invece in generale un’elasticità diversa da una filato con più fibra animale.
Mettendo insieme queste considerazioni con le sensazioni tattili avremo un’idea più precisa di come possa risultare il filato nel capo finito.

Questa sezione ci darà anche le indicazioni giuste in casi di allergie verso qualche fibra (tipicamente la lana) o nel caso si desideri fare una scelta più radicale sull’utilizzo di fibre animali.

Peso e lunghezza

Questo è un altro punto importantissimo su cui soffermarci quando leggiamo le fascette dei filati. Questi valori ci servono per capire quanti gomitoli o matasse ci servirà comprare per un certo progetto. Inoltre nel caso dalla fascetta manchino altre indicazioni di grossezza, il rapporto peso/ lunghezza potrebbe essere un buon punto di partenza per individuare con che ferro possa essere lavorato il filato.
A seconda della loro grossezza infatti i filati vengono suddivisi varie tipologie, lo vedremo in un paragrafo successivo.

Spesso troverete questi valori espressi sia nel sistema metrico decimale (grammi e metri) che in quello imperiale (yard ounces). Questo dipende dal paese di produzione e quindi potreste dover fare qualche conversione tra i due sistemi metrici.

Ferri consigliati

Questa indicazione è solitamente corredata in etichetta da un disegnino dei ferri, ma può essere anche solamente scritta a parole. Troverete il numero del ferro espresso in millimetri, come si usa in Europa, e nella notazione statunitense indicata come US.
A seconda di dove viene prodotto il filato potreste trovare anche la notazione UK che si utilizza anche in Canada, oppure anche una sola di queste tre notazioni. Per fortuna esistono tante tabelle che possono aiutare a passare da una notazione all’altra.

MillimetriUS SizeUK
2014
2,25113
2,5
2,75212
311
3,25310
3,54
3,7559
468
4,577
586
5,595
6104
6,510 1/2 3
72
7,51
8110
91300
1015000
1217
1519
1935
20
2550
Tabella conversione tra notazione delle misure dei ferri

Su alcune fascette dei filati viene indicato anche il calibro dell’uncinetto consigliato, con le stesse modalità.

Questa indicazione non è “legge,” ma è un suggerimento dal quale partire per ottenere la tensione suggerita per il filato (altra sezione che spesso si trova in etichetta e che vedremo nel seguente paragrafo).
Ricordiamoci che a seconda di come siamo abituate a lavorare e della tensione che applichiamo noi al filo, potremmo dover utilizzare misure di ferri diversi per ottenere lo stesso risultato e qui entra in gioco l’importanza di fare il campione.

Siamo tra l’altro liberissimi di sperimentare con le misure dei ferri per ottenere trame ariose e leggere. Oppure trame fitte che ci aiutano ad avere struttura.
Non sono esperta di borsette fatte a maglia o uncinetto ma leggevo, per esempio, che utilizzare un calibro inferiore serve per dare più struttura al lavoro soprattutto nel caso in cui non sia presente una fodera interna.

Quaderno dei progetti - Campioni di tensione
Quaderno dei progetti – Campioni di tensione

Tensione del campione di riferimento

Se avete dubbi su cosa sia in generale la tensione di un lavoro a maglia potete consultare il post dove descrivo nel dettaglio sia la tensione del lavoro a maglia che la funzione del campione.
La tensione di riferimento è espressa sulla fascetta come “numero di punti in 10 cm” e “numero di righe in 10 cm”. La troviamo scritta in vari modi.
Ecco qualche esempio

Può anche essere espressa solo a parole e potrebbe essere espressa in pollici (dove per il mondo della maglia 10cm sono equivalenti a 4 pollici). In alcuni casi invece che su 4 pollici viene espressa su un solo pollice con la dicitura “stitches per inch”.

A seconda della loro tensione di riferimento i filati vengono suddivisi in macro categorie

LaceFingering/
Sock
SportDKAran/
Worsted
Bulky/
Chunky
Super bulkyJumbo
Tensione di rif. su 10cm33-40 maglie27-32
maglie
23-26 maglie21-24 maglie16-20
maglie
12-15
maglie
6-11 maglie< 6 maglie
Tabella delle categorie di filati

La tensione di riferimento si riferisce sempre alla lavorazione in maglia rasata con i ferri consigliati e si tratta sempre e comunque di un suggerimento di lavorazione, una base da cui partire.
E’ un parametro utile quando cerchiamo un filato per realizzare un pattern perchè ci indica subito se siamo nel range adatto al progetto.

Lo standard “Yarn Weight Category

Il Craft Yarn Council ha istituito anche uno standard per rendere più facile l’individuazione della grossezza dei filati. Esistono 8 categorie con numeri che vanno da 0 a 7. Ognuna ha una suo nome e comprende un certo range di tensioni e ferri o uncinetti consigliati. E’ individuato in etichetta dal simbolo del gomitolo con il numero corrispondente.
Esistono dei filati che non rientrano in queste categorie come alcune lane particolari (pelose o con delle texture molto importanti) che non hanno una loro categoria con un range di tensioni e sono individuate con il simbolo della mano, invece che con il gomitolo.

Ecco la tabella con tutti gli standard di grossezza dei filati.

Standard Yarn Weight System
Standard Yarn Weight System Source: Craft Yarn Council’s www.YarnStandards.com
Individuazione visiva categoria filato

Lo standard Drops Design

Questo colosso dei filati Europeo ha uno standard tutto suo e divide i filati sempre per grossezza, ma con una categorizzazione per lettera. Sul loro sito trovate tutte le informazioni per passare da uno standard all’altro. Sull’etichetta lo troverete identificato come “Yarn Group”

fascette dei filati Drops
Fascetta del Filato Drops Big Merino, appartenente allo Yarn Group C

Colore e lotto di tintura

Sulle fascette dei filati troviamo anche una sezione dove è scritto il colore e il lotto della tintura o del bagno di colore. In inglese li trovate indicati come Colour o Shade e Dye Lot o anche solo Lot. Queste informazioni sono importanti nel caso dovessimo aver bisogno di acquistare più filato dello stesso colore, oltre al riferimenti del nome o numero del colore, avremo bisogno del lotto di produzione.
Questo accade perchè i bagni di colore potrebbero differire l’uno dall’altro. Questo può accadere nei processi di tintura a mano che nei processi industriali. Ora capirete come mai si consiglia sempre di comprare un paio di gomitoli in più quando si acquista un filato per un progetto.

Cura del capo

Questa è un’altra sezione fondamentale che troviamo sulle etichette dei filati perchè è quella che riporta le indicazioni di lavaggio, che diventeranno poi le istruzioni di lavaggio del nostro capo finito.
Per questo motivo io riporto quelle essenziali su un etichetta personalizzata che poi cucio sul capo, in modo da non dimenticarmi come lavarlo ed evitare spiacevoli inconvenienti. Nella sezione Cura dei Capi del blog trovate anche un post so come lavo e asciugo tutti i miei capi lavorati a maglia.

Simboli lavaggio e cura dei capi
Simboli lavaggio e cura dei capi

Dettagli sulla produzione

Sulle fascette dei filati troverete anche il nome del produttore, la provenienza, eventuale luogo di lavorazione oltre che codici a barre e QR code che rimandano a siti internet. Queste informazioni sono meno importanti per il lavoro in sé, ma sono comunque fondamentali e alcune di loro obbligatorie sono obbligatorie per legge.

Collage Fascette dei filati
Collage Fascette di vari produttori dal mio quaderno delle fascette e e dei campioni

Ulteriori informazioni.

Superwash

Quando un filato è lavabile in lavatrice, oltre all’apposito simbolo, della bacinella con la temperatura alla quale lavarlo, troverete anche la dicitura “Superwash” o “Machine washable“. In alcuni casi è specificato anche se si può mettere in asciugatrice “Tumble dryable“, oltre a presentare il simbolo apposito tra le istruzioni di lavaggio.

Informazioni su quanto filato occorrono per lavorare una capo

Su alcune etichette ci sono anche informazioni che ci aiutano ad acquistare la quantità di filati adatta per realizzare un capo. Spesso sono abbinati a piccoli disegni del capo in questione, la taglia i grammi che servono per realizzalo.
Si tratta di pesi indicativi e solitamente si riferiscono al capo lavorato a punti semplici (maglia rasata), ma possono costituire un punto di partenza in varie situazioni.
Prendiamo ad esempio l’etichetta dell’immagine qui sotto. Se voglio fare un maglione e guardando l’etichetta vedo che per una taglia 40 tedesca (44 italiana) servono 500g di filato, avrò già una buona base di partenza per il mio progetto.

fascette dei filati Regia Schachenmayr 4-fadig
Dettaglio etichetta Regia Schachenmayr 4-fadig con consigli sulla quantità di filato

Conclusioni

Tante informazioni su una etichetta così piccola!
In alcuni casi le informazioni possono essere meno di quelle che ho riportato qui ma su tutti i filati troverete almeno quelle essenziali. Se dovesse sembravi che manchi qualcosa, provate a controllare anche sul retro dell’etichetta, a volte sono riportate info anche su quel lato.
Nel caso in cui l’etichetta si sia sciupata o rotta potete recuperare informazioni che eventualmente sono mancanti anche sui siti dei produttori osu Ravelry.

Trovo che sia molto importante conserva le fascette dei filati e proprio spesso le ritrovo tutte nella borsa dei progetti alla fine di un lavoro. Le tengo tutte perchè “non si sa mai”, perchè non ricordo se quella precedente l’ho tenuta oppure, perchè una devo attaccarla nel quadernino, l’altra la devo conservarla per il gomitolo avanzato segnando i grammi rimasti … insomma mi ritrovo etichette in ogni dove!


Ma cosa succece se la fascetta non c’è più?

Se ricordiamo il nome del filato possiamo ricercare le informazioni sui siti dei produttori o su Ravelry.
Ma se abbiamo filati di cui non sappiamo nulla le cose si complicano ma nel prossimo articolo vedremo di trovare una parziale soluzione anche a questo problema.

Spero di avervi dato tutte le info necessarie per la lettura delle fascette dei filati. Se aveste dubbi o domande potete pormele nei commenti o scrivetemi un messaggio su Instagram @iknitso e cercherò di aiutarvi.

Happy knitting!

Manuela

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